Tex Maxi 27 – I tre fratelli Bill: recensione di un romanzo western a fumetti che omaggia i grandi classici a strisce e cinematografici

Così uniti da un patto, così diversi tra loro. In questo modo possono essere rappresentati i tre fratelli Bill. Il patto che li lega è quello contratto sul letto di morte di loro padre. Il vecchio fu perentorio: si sarebbero dovuti difendere dai pericoli del West, con l’obiettivo di farsi da soli in una realtà durissima, ma ricorrendo all’uccisione solo se strettamente necessario.

Le diversità sono date dai loro differenti modi di essere: Sam è forzuto e ironico, Kid spregiudicato e rubacuori e Black freddo e funereo nel look. Insieme sono quasi imbattibili, tanto che persino Tex Willer li rispetta, senza però temerli. In realtà la loro interpretazione del patto è abbastanza “libera”, quindi di cadaveri ne hanno prodotti a iosa. Inoltre, in confronto a Tex, sono molto più borderline: i loro atteggiamenti a volte sono ambigui e li si può vedere sia come uomini duri, ma dai nobili ideali, che come fuorilegge.

Tex Maxi 27 - I tre fratelli Bill

Nelle 276 pagine dell’albo si racconta dell’incontro tra i Bill e il Satanasso. Come finirà? Faranno amicizia o saranno solamente le colt a parlare? Come ci racconta Boselli in prefazione, Willer per una volta non è l’unico protagonista, ma questa volta deve dividere il palco (pardon, le tavole) con i tre fratelli, che vengono dettagliatamente caratterizzati. Inoltre abbiamo anche delle ottime spalle, ovverosia il solito Kit Carson, il leggendario Cochise e il fuorilegge Flanagan.

Un vero e proprio romanzo western a fumetti, che attinge a piene mani dalle storie di frontiera dei tempi d’oro: gli anni ‘50 e ‘60. I tre fratelli Bill nacquero dalla penna del papà di Tex, ovverosia Gianluigi Bonelli, che ne raccontò le avventure.

Le strisce dei tre Bill

Nelle fattezze ricordano tre attori che all’epoca erano protagonisti del genere: John Carradine (Ombre Rosse), Montgomery Clift (Fiume Rosso) e Victor McLaglen (I Cavalieri del Nord Ovest).

Gli attori che hanno ispirato la figura dei tre fratelli Bill

Non crediate però che la sceneggiatura di Boselli sia vintage, anzi è assolutamente moderna, così come lo sono le tavole di Piccinelli. L’unico omaggio artistico alla tradizione è nella copertina di Villa con Tex che al tramonto cammina a testa alta, mentre sullo sfondo giganteggiano i volti dei tre Bill.

  • Data di uscita: Ottobre 2020
  • Soggetto e Sceneggiatura: Mauro Boselli
  • Disegni: Alessandro Piccinelli
  • Copertina: Claudio Villa

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