l’inverno sta arrivando (l’editoriale di dicembre)

Fuori l’inverno è cattivo.” Brucia la terra, brucia l’energia” cantava Pau dei Negrita troppi anni fa. E con quello che ci aspetta, forse è ancora troppo poco.  

L’anno non è stato dei più facili, e le aspettative, sarà la mia natura pessimistica, ma non sembrano delle migliori.  Facciamo un bilancio : niente fiere, nessuna occasione in cui tenere la tribù assieme. Niente cinema, nessuna grande anteprima, nessun filmone. E -non sono sicuro che questo sia un brutto segno-  nessun cinecomic. 

D’altro canto, il mondo che frequentiamo ci ha portato molti più contenuti diretti in casa. Produzioni digitali, presentazioni digitali. Pensate al DC Fandom o al più recente Investor Day della Disney. Quando mai avreste pensato che un key note di un grande corporate sarebbe stato così interessante? 

Tutto è business e, mentre qualcuno si indigna per le card dorate della Panini, quest’anno lei è riuscita a concentrare il meglio, o quasi tutto il meglio, delle big two in un solo editore. Ancora una volta centinaia di splendide edizioni con personaggi e team narrativi affascinanti. Semmai è preoccupante il trovarsi con tanta abbondanza. Uno studio di questa estate raccontava che i volumi usciti annualmente in Italia in dieci anni, sono passati da 50 a 5000. E questo è un altro segnale di come la nostra industria sta mutando.  

Diventiamo più collezionisti, teniamo di più alle nostre edizioni, possiamo permettercele. Ecco questo pur essendo un buon segno, in realtà non lo è. più disponibilità economica significa maggiore età, e se già mi rode di invecchiare non avendo ancora sviluppato i geni mutanti di Logan, mi preoccupa di più che, come il rock classico, il club del fumetto rischi di trasformarsi in una sorta di ospizio di ultratalebani.  

Ultima sorpresa, la console war. Compro console da quando il termine console war è stato coniato (c’era ancora il derby Nintendo – Sega, fate voi!) e non mi è mai capitato di trovarmi in una situazione simile. Chiudiamo un occhio sul passaggio al digitale, che per i feticisti del supporto fisico come me è una pecca notevole, ma sono passati quasi due mesi e ancora le due console, non una, entrambe, non sono disponibili sul mercato online. Vabbè, sul fisico non sto a spiegarvi perché, ma continuare a cercare ogni mattina se per caso qualche sito di elettrodomestici ha portato una manciata di console è impietoso. Ancora una volta, perdonatemi il luogo comune -“c’è la crisi, c’è la crisi”- ma io mi sono trovato davanti 50000 persone una mattina che uno di quei portali aveva fatto l’errore tattico di annunciare la vendita.  

Cambiamento. Se dobbiamo pensare alla parola chiave di questo 2020, cambiamento è quella giusta.  

Stiamo cambiando, evolvendo in una sorta di futuro distopico da Philip K. Dick che flirta con Masamune Shirow ma non abbiamo ancora i mezzi per affrontarlo. Viaggiare soli, ci spaventa anche se si va veloci. E allora forse vale la pena di viaggiare in gruppo e sperare di arrivare più lontano. 

In questo Industrie Nerd è stato il rifugio ideale. Una piccola fortezza densa di idee e trasformazioni. Un calderone di impulsi e di necessità e soprattutto di spiriti affini. Una famiglia anarchica che si vuole bene e si protegge. E questo è stato un piccolo regalo di questo matto 2020.  

Siamo cambiati in questi 6 mesi. Qualche compagno di viaggio ci ha abbandonato, altri sono saliti a bordo. I nostri piani restano gli stessi : raccontare le accezioni più nerd di questo universo con spirito critico, stando lontani dalle sirene delle mode attraverso quelle angolazioni sghembe che sono una fatica da capire ma che una volta raggiunte la vista è una meraviglia.  

Abbiamo in mente una valanga di novità. Più articoli, più interviste, più canali social. Dateci il tempo e vedrete, la nostra è una scelta di campo seria, affidabile. Incredibilmente spassosa.  

I nostri piani restano sempre gli stessi ed il primo pensiero che mi sale alle labbra è di dire grazie a tutti voi che ogni sera trovate il modo di seguirci, di supportarci… di farci capire che Industrie Nerd era la chiave di lettura che aspettavate tanto!  

E, ovviamente, Buon Natale e Felice Anno Nuovo!  

Ci vediamo nei fumetti.  

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