Il processo Stern – Samuel Stern 16

Non posso negare che lo stessi aspettando…

Non posso negare che pensare ad un personaggio profondo e sfaccettato come Samuel Stern senza immaginare un tempestoso mare di pensieri contrastanti, rimorsi e rimpianti abbattersi costantemente sulla coscienza e sull’anima del nostro libraio sia davvero arduo…

Non posso negare che questo nuovo episodio mi abbia regalato come al solito i brividi che solo l’incontro con una storia verosimile e concretamente reale possono dare…

Sembrano, queste mie affermazioni, tratte da una testimonianza ed infatti nelle prime pagine del nuovo albo di Samuel Stern ci troviamo catapultati in un’aula di tribunale dove assistiamo ad un processo contro il nostro cacciatore di demoni, processo in cui sembra da subito impossibile che Stern possa risultare innocente tanto sono evidenti le sue colpe…

Ma evidenti per chi?

E’ davvero difficile non percepire, almeno per noi che abbiamo avuto modo di conoscere o perlomeno di intuire le motivazioni ed i percorsi che hanno condotto Samuel a fare ciò che gli viene contestato ed ad essere l’uomo che è diventato, un senso di forzatura nell’atmosfera che si respira in aula, come se ci fosse qualcosa di profondamente distorto ma che non riusciamo ad esplicitare e che continua a disturbarci come un “BEEP” di sottofondo…

Come sempre chi ha saputo leggere la pagina introduttiva degli appunti di Angus si trova ad avere una chiave di lettura profonda e precisa, utile nell’indirizzarlo alla comprensione di ciò che accade nelle pagine successive ma soprattutto indispensabile per fare quel lavoro di profonda e direi quasi dolorosa analisi di sé stessi guardandosi riflessi nell’immagine di Samuel. 

Già dalla copertina, magistralmente disegnata da Valerio Piccioni, inchiostrata da Maurizio Di Vincenzo e colorata da Emiliano Tanzillo si può intuire come tutta la storia abbia origine dal centro del disegno, ossia la testa del nostro amico dai capelli rossi, e questo quindi ci aiuta a capire non solo che tipo di storia stiamo per affrontare ma anche quale grande lavoro di organizzazione ed attenzione estrema ad ogni particolare ci sia dietro ogni aspetto realizzativo di tutti i volumi.

Francesco Vacca inoltre si dimostra sceneggiatore capace di gestire con sapienza l’eterna lotta con le conseguenze delle nostre azioni, o per meglio dire dei “quasi sempre nostri sbagli” poiché quasi sempre vorremmo aver agito diversamente, lotta che si svolge all’interno del nostro spirito anche quando fingiamo di essere persone stabili e sicure del nostro modo di vivere. Vacca riesce a rendere assolutamente materiale il conflitto che da sempre dilania Samuel così come descrive perfettamente anche la riconquista finale della sua integrità e giustizia morale, rivendicando come inevitabilmente corrette le scelte dell’imputato Stern.

Ben si adattano a questa storia le matite di Luigi Formisano che con le sue linee essenziali e spigolose disegna un’ambientazione non a caso più onirica del solito e rende al contempo ben evidenti come “altro da sé” le rappresentazioni degli accusatori di Samuel che prendono vita e corpo non più da linee nette e definite ma da curve e volumi che vorrebbero avere dignità di entità reali ma sono condannate a restare incubi deviati della mente di chi sempre si giudica – e raramente riesce ad assolversi – .

Infine un’ultima piccola perla è secondo me da evidenziare: verso la fine degli “appunti dal Derryleng” compare un refuso che potrebbe sembrare, ma errore non è…  Quella vocale saltata, assolutamente in modo volontario a mio parere, ci dice quanto reali e concrete siano le parole che introducono ogni capitolo della storia di Samuel Stern e quanto, come tali, possano essere vittima della umana fallacia dello scrivente. Anche questa è una dimostrazione di quanto Samuel Stern sia un fumetto per nulla leggero ed orchestrato in modo approfondito e completo, dove nulla viene affidato al caso ed ogni più piccolo particolare è studiato a fondo in modo da amalgamarsi perfettamente con il mondo in cui è calato proprio come dicevo riguardo alle copertine; aspetti tutti questi che confermano il mensile della Bugs come una delle più belle realtà editoriali degli ultimi anni e questo numero sedici di Samuel Stern come uno dei più intimi e personali della serie.

Recensione del candido Umberto

Samuel Stern 16: “Il processo Stern”      Bugs comics editore     3,50 euro

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