L’impero colpisce ancora… di nuovo!

Eccoci qui con un nuovo appuntamento sulle pagine di industrie nerd; oggi parleremo del nuovo rilancio di Star Wars che nel mese di marzo ha visto l’uscita del primo numero del nuovo arco narrativo. Ricordiamo a tutti quanti che il prossimo mese la panini avvierà il progetto “Alta Repubblica” che negli States ha fatto impazzire la critica, con l’uscita di un libro ed un fumetto, ma torniamo al nostro albo.

Prima di iniziare c’è da precisare che la numerazione attuale nuova sarà una sorta di nuovo “inizio”, infatti se le storie negli anni scorsi erano ambientate dopo la distruzione della morte nera – la fine di “Una nuova speranza”- questi nuovi racconti sono ambientati dopo la fuga dalla stazione commerciale di Lando Calrissian. Quindi non solo nuove storie ma anche uno scenario diverso da quello di prima, dove la ribellione perde la sua base su Hoth e vaga nello spazio cercando di sfuggire alla morsa dell’impero. Come i fan sanno “L’impero colpisce ancora” è uno dei film più apprezzati dell’intera saga ma lascia un “buco” temporale enorme fino all’arrivo di Luke sul pianeta desolato di Tatooine; questo si tramuta in un’ opportunità unica nel narrare tutto quello che può essere successo dopo il secondo film.

Nello spillato di 64 pagine troveremo due filoni narrativi diversi ma paralleli: il primo interesserà la ribellione, con le vicissitudini del Millennium Falcon, e il secondo racconterà le storie di Darth Vader e dell’impero. 

La strada del destino – The destiny Path-

Una storia affidata alle mani di Charles Soule – autore tra l’altro di Daredevil, La morte di Wolverine e altre storie di Star Wars – e disegnata da Jesùs Saiz, con i colori di Arif Prianto che ci porterà ad alcuni instanti dopo il recupero di Luke su Bespin. In questo primo episodi Soule ci porterà all’interno del Millennium Falcon dove troveremo una situazione molto tesa: vedremo Luke Skywalker distrutto dalla rivelazione di Darth Vader e Leila Organa diffidente nei confronti del nuovo membro del gruppo ovvero Lando; questa diffidenza è dovuta al recente tradimento che ha portato alla cattura di Han Solo e alla menomazione dello stesso Luke.

Sicuramente è troppo presto per sbilanciarsi sulla storia e dovremo aspettare almeno i prossimi quattro o cinque spillati per capire se Soule saprà farci sognare ad occhi aperti; certamente il colpo di scena finale ci fa intuire come la ribellione avrà il suo bel da fare anche in questo caso. Nota dolente, per quanto mi riguarda, sono i disegni: se da una parte Saiz ha fatto un buon lavoro, riuscendo a ricreare personaggi e navi iconiche della saga – tranne alcuni volti un po’ inespressivi –  la colorazione di Prianto non enfatizza molto il lavoro, anzi potremmo dire che lo sminuisce. Certo da una parte ci sono ottimi effetti, soprattutto sulle esplosioni, ma dall’altra abbiamo delle sfumature e una colorazione digitale non al top.

Il cuore nero dell’impero – Dark Heart of the sith

Scritta da Greg Pak – autore di Planet Hulk,  War World Hulk e Magneto: testamento –  e disegnata da Raffaello Ienco, ci presenta un Darth Vader perso in un turbinio di pensieri e sensazioni che lo riporteranno al suo passato. Dopo aver affrontato suo figlio Luke e non essere riuscito a convertirlo al lato oscuro della forza – per riuscire a eliminare l’imperatore – decide di scoprire di più su di lui e sul suo trascorso partendo per una ricerca personale con un droide investigatore ed una squadra di Death Trooper – truppe d’elite imperiali – su una semplice navetta Lambda.

Quindi per il momento non vedremo Vader affrontare schiere di ribelli o altri nemici di vario tipo – a parte attaccabrighe poco fortunati – ma il passato del figlio che non ha mai conosciuto e che lo porterà sul desertico mondo di Tatooine su una tomba di una persona a lui molto cara. Sembra essere una storia con tutte le carte in regola per affascinarci, con un colpo di scena mozzafiato, supportata da disegni magnifici e ben realizzati, che al netto di qualche imperfezione descrivono bene tutta la storia.

Concludendo sembra un valido inizio ma soltanto tra qualche mese potremo vedere i frutti di questo lavoro; sicuramente aspetteremo trepidanti il numero di aprile per far luce sulle vicende di cui vi ho parlato. Nel frattempo riguarderò il secondo film della serie classica, non sia mai che mi sia perso qualche tassello importante della storia: “che la forza sia con voi”… qualunque essa sia.

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