Joker #1 – Recensione

Dopo ben oltre quarant’anni dalla pubblicazione della prima serie, finalmente arriva in Italia la nuova run mensile incentrata sul Pagliaccio Principe del Crimine di Gotham!

Ed era anche ora, visto che il personaggio (grazie anche -e soprattutto- alle trasposizioni cinematografiche con attori del calibro di Heath Ledger e Joaquin Phoenix) ha avuto una popolarità esponenziale, conquistando sempre di più la curiosità del pubblico, appassionato di cinecomics e non.

Anche se qualche giorno fa è stata comunicata la “cancellazione” della Testata, che si fermerà al suo numero 14 – ma che da quanto ho capito riprenderà in stagioni (come una serie TV ?) – appare doveroso parlarvi del primo numero dell’edizione italiana contenuto all’interno dell’omonimo spillato – targato Panini DC – il quale contiene anche il primo numero della serie dedicata a Punchline, nuova sidekick/fiamma del Joker, venuta sotto i riflettori durante gli eventi della Jokerwar.

I fatti del primo capitolo di Joker, intitolato “SPAURACCHIO”, prendono piede dagli eventi di Infinite Frontier n. 0, visto l’esplicito riferimento ai fatti avvenuti nel Manicomio di Arkham: la martirizzazione di Bane nel quartiere di Little Santa Prisca, il cosiddetto “A-Day”, l’intervento di Batman e l’incidente dell’agente Mahoney.
Piccola parentesi: non perdete di vista quest’ultimi perché, nei numeri dispari della corrente pubblicazione italiana su Batman (che attualmente ho l’estremo gusto di seguire), ve ne faranno vedere davvero delle belle!

Ritornando allo spillato di Joker capiremo subito il significato di questo titolo alquanto singolare.
I fatti vedono come protagonista principale né il Pagliaccio né tantomeno il Pipistrello, bensì il commissario Gordon il quale, dopo aver ricordato uno dei consigli più importanti impartitigli da un collega più anziano, dovrà fare i conti con il suo spauracchio: la fobia e l’ossessione per il Joker. E, visti i copiosi trascorsi “in continuity” tra i due, non potrebbe essere altrimenti!

Tuttavia gli autori ci suggeriscono che il Commissario Gordon potrebbe non essere l’unico ossessionato dalla figura del Joker. Infatti qualcuno di ben più potente potrebbe essere interessato ad avere la testa del Clown!

La trama si pone in continuity con l’universo batmaniano. La menzione di personaggi ed eventi passati, narrati negli anni da diversi autori, è evidente. Dal canto suo Tynion IV, autore ormai veterano sul maschera e mantello del Crociato Incappucciato, riesce a gestire altrettanto ottimamente la caratterizzazione dei personaggi comprimari, senza effettuare ingestibili stravolgimenti dell’universo gothamita.

Ma non solo, questo capitolo offre diverse citazioni e menzioni anche dal lato grafico.

Evidente è l’omaggio di Tynion IV e March alle interpretazioni artistiche di Brian Bolland, ovvero a quelle del Joker di “The Killing Joke”: una delle opere più conosciute, emblematiche e discusse sul personaggio. Basti pensare infatti che l’interpretazione dell’ultima vignetta dell’opera partorita da Alan Moore ha diviso nel corso di oltre trent’anni la platea dei lettori.

La follia del Joker di Moore viene rievocata nello spillato per rimbombare prepotentemente tra le pagine dello stesso, anche grazie a un ottimo utilizzo di colori, ombre e chine.

E’ interessante l’ambientazione cupa, sporca e inquietante degli eventi, che ben si addice all’immaginario di Gotham. Il ritmo della narrazione intrattiene bene il lettore, rendendone la lettura piacevole e intrigante.

Volendo concludere il mio parere è evidente che, se l’universo di Batman & Co. rientra nelle vostre corde, farete bene a recuperare questa serie, nonostante la preannunciata “cancellazione”.

Io di sicurò lo farò.

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