Una (nuova) speranza

Da tempo mi capita di sentire che secondo molti “addetti ai lavori” ci sia, negli ultimi anni, una netta prevalenza di disegnatori di alto livello rispetto agli sceneggiatori ed in effetti anche a me è successo molto spesso di essere colpito più dall’aspetto grafico di un fumetto che dallo svolgimento della sua trama.

Ho quindi cercato di concentrarmi sui prodotti che maggiormente mi hanno affascinato in questi anni e mi sono accorto che, in realtà, molti sono gli sceneggiatori italiani in grado di trasmettere qualcosa di importante con il loro lavoro; penso, in ordine sparso, a Fumasoli su Samuel Stern, alla Baraldi con Dylan Dog, a Rosi in casa Leviathan, a Masi ed Uzzeo con “Il confine” …

E poi mi sono reso conto che c’è un’altra figura, ricorrente in molti volumi Panini Comics, che mi ha incuriosito in questo periodo: Carisma, Carnivalia ed il progetto di Quarantine Prophets sono tutte opere che vedono alla guida Fabio Guaglione, anche lui sceneggiatore ed autore a tutto tondo in grado di regalare creazioni di qualità cristallina.

Ultimamente mi sono imbattuto in due cartonati che, per differenti motivi, mi hanno molto colpito: “Carisma-la scienza dell’anima” e “Carnivalia-La notte della maschera di fuoco”. Editi entrambi da Panini Comics vanno ad aggiungersi al volume “Quarantine Prophets-Epifania” in attesa di un quarto titolo che unirà tutte le storie in un nuovo universo fumettistico italiano.

In Carisma accanto a Guaglione nella sceneggiatura possiamo apprezzare il lavoro di Maria Rita Porretto e di Silvia Mericone che ci regalano una storia a tratti cupa e dolorosa di ricerca: che si tratti di verità, di ricordi o di perdòno tutti i personaggi appaiono in balia degli eventi nonostante le loro apparenti certezze ed al continuo inseguimento di un qualcosa che si lascia solo vedere ma mai raggiungere.

Una storia adulta, oscura ed inconclusa che si presta a nuovi ed inaspettati sviluppi proprio per la sua natura misteriosa che potrebbe diventare, forse, più chiara nel quarto volume immaginato da Guaglione ma che già così si regge autonomamente raccontando in modo molto esplicito e realistico la vita di alcuni personaggi che indugiano talora troppo nella rassegnazione e quasi nella rinuncia alla speranza.

Piccola chiosa assolutamente personale, per me che divido le mie giornate tra Torino e Trieste, vedere ritratte con precisione diverse ambientazioni delle mie due città è stata davvero una piacevolissima sorpresa.

Diversa è invece l’impostazione di “Carnivalia” dove la storia sembra essere impostata su toni molto più leggeri ed adatti ad un pubblico adolescenziale; ciò nondimeno la trama, pur non discostandosi dal tipico sviluppo delle storie per ragazzi, non risulta mai eccessivamente scontata e la lettura procede spedita e divertente, non priva di messaggi positivi ed ottimistici.

Fabio Resinaro, che affianca l’omonimo Guaglione nella sceneggiatura, crea uno sviluppo di avvenimenti veloce e leggero, in pieno stile cinematografico “per ragazzi”, dove basta avere un cuore buono ed un animo aperto a tutti (ed alle differenze e particolarità di tutti) per ottenere, pur dopo diverse peripezie, la vittoria sui cattivi (ovviamente adulti).

Dal punto di vista grafico sono rimasto molto colpito dalla scelta dei disegnatori cui le due storie sono state affidate.

Lorenzo Zaghi illustra “Carisma” con un tratto plastico, al limite del grottesco; sia i personaggi che le ambientazioni sembrano quasi ricavate da blocchi di argilla modellata e distorta a seconda dello spirito e del senso del racconto. Figure e disegni che grondano e trasudano sofferenza e complessità, in perfetto accordo con quello che è il narrato della storia. L’enfasi delle linee, soprattutto nei volti dei protagonisti, contribuisce a donare una maggiore espressività alle tavole ed a sottolineare lo spirito sofferto ed inquieto dei personaggi.

Anche i colori, affidati a Francesco Segala coadiuvato da Maria Letizia Mirabella, sono parte integrante del clima che si respira tra le pagine del volume: una prevalenza di toni cupi e poco luminosi, con un predominio del marrone che sfuma nel rosso più scuro e del blu che tende al nero, fa da guida lungo tutte le tavole della storia, come a ricordarci che ben poco c’è di positivo nel racconto pur se accompagnato da un – opinabile – lieto fine.

In “Carnivalia” invece anche i disegni di Bruno Frenda si adattano ad un pubblico più giovane, che predilige tratti più netti e definiti apparentemente vicini allo stile dei fumetti americani di maggior successo, ma conservano una grazia ed una precisione e pulizia di esecuzione che evidenziano una capacità artistica non trascurabile. Sbarazzine ed apparentemente semplici, le tavole di Frenda riescono a trasmettere perfettamente il senso di svolgimento cinematografico voluto dalla sceneggiatura, descrivendo con chiarezza e limpidezza di tratto ogni momento della vicenda.

La colorazione dell’albo è affidata a Francesca Cittarelli assistita da Arianna Stefani e ben si adatta al tono dell’opera. Abbiamo quindi abbondanza di tinte pastello in toni accesi, quasi urlati come è caratteristico di tutto ciò che è “giovane” e questo conferisce uniformità a tutto lo svolgersi dell’azione, quasi ad evidenziare come non ci sia neanche il tempo per ragionare sul da farsi ma si debba solo agire, in fretta e senza pensare appunto come fanno tutti coloro che hanno il dono della giovinezza, tanto più quando si aggiunge anche la maschera che “nasconde il volto ma libera l’anima” (colorata, aggiungerei io…).

Ed a sottolineare ulteriormente la luminosità della colorazione non si deve dimenticare il sapiente uso dell’ombreggiatura fatto dagli autori: mai troviamo zone nette di scuro ma, soprattutto sui volti, solo accenni di tonalità meno luminose ad ulteriore conferma che ci troviamo in un racconto positivo, ricco di speranza e di aspettative per il futuro.

Mi sono reso conto che queste differenze di impostazione e realizzazione delle due storie sono dovute a scelte precise e volute per identificare due modi differenti di affrontare la stessa realtà; modi diversi perché destinati a lettori diversi, per età e per gusti ma che raccontano una medesima storia. Tutti i personaggi dei due volumi, come i loro lettori, sono alla ricerca di un qualcosa (verità, vendetta, fortuna o forse, semplicemente, il proprio posto nel mondo). In “Carisma” questa ricerca è fatta in modo più maturo, introspettivo e doloroso, in “Carnivalia” invece tutto avviene in modo più solare, infantile e quasi fortuito, così come è la vita da ragazzi.

Al termine della lettura di questi due albi e dei precedenti di “Quarantine Prophets” ho molto apprezzato la capacità di Fabio Guaglione di gestire storie differenti per profondità di tema, maturità di svolgimento e varietà di ambientazione riuscendo a mantenere livelli di scorrevolezza narrativa e di qualità creativa costantemente elevati; pur nella molteplice diversità dei prodotti proposti si percepisce la grande attenzione nell’offrire un lavoro che trasmetta un messaggio importante per il lettore cui è destinata l’opera ma che riesca ad essere avvincente anche per chiunque altro si imbatta nel fumetto. Trame gestite con semplicità e linearità rivelano contenuti comunque mai banali e sempre affrontabili su diversi piani di interpretazione rendendo i vari volumi letture molto piacevoli ed al tempo stesso ricche di spunti di riflessione non scontati.

Del resto l’opera cinematografica che vede Guaglione sceneggiatore oltre che regista – penso in particolar modo a “Mine” – già ha mostrato un autore maturo, profondo e capace di conquistare l’attenzione dello spettatore fornendo storie in grado di trasmettere messaggi forti e stimolanti. Proprio in virtù di questa sua capacità di creare universi interessanti ricchi di svariate storie diventa molto interessante vedere come Fabio Guaglione intenda trovare la “quadratura del cerchio” e far convergere all’interno di un universo comune i mondi, apparentemente distanti e distinti, dei volumi impostati fino ad ora dalla sua mente artistica.

Attendo quindi con malcelata ansia che il quarto e forse risolutivo volume arrivi fisicamente tra le mie mani, in modo da concludere la nascita di un nuovo universo fumettistico ed avviarsi alla descrizione della sua crescita… ed idee Guaglione sembra averne, e non di scarso valore.

Recensione del Candido Umberto

Carisma: La scienza dell’anima Guaglione, Porretto, Mericone, Zaghi, Segala Panini Comics 16 euro

Carnivalia: La notte della maschera di fuoco Guaglione, Resinaro, Frenda, Cittarelli Panini Comics 19 euro

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